Continua fino ad oggi il blocco del conferimento dei rifiuti indifferenziati presso la RIDA Ambiente in quanto "le ragioni che hanno imposto la sospensione (saturazione degli stoccaggi per mancata individuazione da parte della Regione Lazio delle discariche di destinazione, invece dovuta in ottemperanza alle sentenze del TAR Lazio n. 2902/2016, 4524/2018 e 426/2020) perdurano, come accertato da verbale di Arpa Lazio del 29 giugno 2020, che ha potuto constatare la tuttora completa saturazione degli stoccaggi dei rifiuti in uscita dal trattamento e delle stesse biocelle di trattamento".
Lo scaricabarile tra comuni, RIDA e Regione continua e gli effetti si vedono nei mucchi maleodoranti di rifiuti accatastati ovunque.
Il problema sta nell'autorizzazione negata per l'ampliamento dell'impianto di Aprilia e naturalmente il caldo di questi giorni fa buon gioco alla RIDA che, bloccando parzialmente le lavorazioni, crea il massimo disagio nei cittadini.
Tra autorizzazioni richieste e negate da anni, provvedimenti contraddittori o non emessi e sentenze del TAR siamo arrivati a una decisione, che molti cittadini vedono come una sorta di ricatto, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti.
Programmazione, coordinamento: parole magiche che molti amministratori hanno cancellato dal loro vocabolario. Negli anni passati era proprio così difficile per i comuni coordinarsi e creare un impianto autonomo per coprire le esigenze a livello provinciale?